lunedì 28 dicembre 2015

Titoli temi per le vacanze di Natale


Scegli un titolo tra quelli che non hai svolto:

1.    Ti è capitato di litigare con un amico. Racconta l'episodio al tuo diario e confidagli il tuo stato d'animo.
 2.    Immagina di cominciare oggi il tuo diario personale. Presentati a questo nuovo “amico”, spiegagli i motivi per cui ti sei deciso di scriverlo e cosa ti aspetti da lui.
 3.    Con i miei genitori tutto ok, ma a volte, anche senza volerlo, mi capita di  avere dei contrasti con loro. Affida ad una pagina di diario i tuoi stati d’animo e le tue sensazioni in relazione ad alcuni episodi.
 4.    Caro diario, ti scrivo per dirti...
 1.    Scrivi una lettera a un tuo coetaneo che vive all'estero. Raccontagli come si svolgono le tue giornate in Italia, parlagli dei tuoi studi e dei tuoi interessi e chiedigli qualcosa sugli usi e sulle tradizioni del suo Paese.
 2.    Caro/a……
Scrivi una lettera ad un amico lontano che non vedi da tempo, raccontagli di te, di come trascorri il tuo tempo e ricorda alcuni momenti vissuti insieme. 

3.    Immagina di essere in vacanza con i tuoi amici, lontano dai tuoi genitori. Scrivi loro una lettera in cui racconti come trascorri la giornata e come stai affrontando questa nuova esperienza.

 1.    Racconta in forma autobiografica un periodo  per te particolarmente importante della tua vita


2.    Immagina di essere un personaggio famoso (un cantante, un attore, uno sportivo…) e di aver avuto una vita estremamente interessante. Scrivi alcune pagine della tua autobiografia.


3.    Da adulto farò grandi cose, ne sono convinto. Pertanto ho deciso di cominciare già da adesso che sono un ragazzo a scrivere la mia autobiografia. Ecco le prime pagine...


4.    In questo periodo a scuola hai affrontato numerose attività: parla di quella che più ti ha colpito.

domenica 29 novembre 2015

La Riforma Protestante e Controriforma

In sintesi i punti fondamentali della Riforma che si verificò in Germania nel 1500 ad opera di Martin Lutero



Con il Concilio di Trento viene attuata la Controriforma o Riforma cattolica


mercoledì 4 novembre 2015

Divisione in sillabe metriche

Versi piani, sdruccioli, tronchi
Il verso si dice:
·        piano, se termina con una parola piana (accento tonico sulla penultima sillaba); 
·        sdrucciolo, se termina con una parola sdrucciola (accento tonico sulla terzultima sillaba); 
·        tronco, se termina con una parola tronca (accento tonico sull’ultima sillaba)

Il computo delle sillabe nei versi

I versi piani sono i più frequenti nella nostra poesia. Perciò tutti i versi vengono trattati come se fossero piani.
In pratica, ciò che conta è la posizione dell’ultimo accento. Dopo l’ultimo accento si conta sempre una sillaba metrica in più, anche se le sillabe grammaticali sono due o non ci sono del tutto.

Sillaba grammaticale e sillaba metrica possono non coincidere, perché quasi sempre all’individuazione della sillaba metrica concorrono fenomeni (figure di suono) che riguardano l’incontro di vocali all’interno della parola o del verso.

·         Sinalefe: consiste nella fusione di due vocali contigue, appartenenti a parole diverse che vanno a formare un’unica sillaba metrica. 




Esempi: 
"Solo e pensoso i più deserti campi…" 
(Petrarca, Canzoniere, XXXV, v.1) - si contano tredici sillabe; in realtà si tratta di un endecasillabo, perché contiene due sinalefi, "Solo-e" e "pensoso-i" - So-lo e- pen-so-so i- più- de-ser-ti- cam-pi. 

"…di gente in gente, me vedrai seduto…"
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, v.2) - la e di gente si fonde con la i di in, formando un'unica sillaba. Il verso risulta in tal modo di 11 sillabe e non di 12.

"Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono…"
(Petrarca, Canzoniere, I, v.1)

"Dolce e chiara è la notte e senza vento…"
(G. Leopardi, La sera del dì di festa, v.1)

"…e tu non torni ancora al tuo paese!…"
(G. Pascoli, Lavandare, v.8). 

"…e il naufragar m’è dolce in questo mare." 
(G. Leopardi, L’infinito, v.15);

"…nel muto orto solingo…"
(G. Carducci, Pianto antico, v.5).



  • Dialefe: consiste nel tenere distinte, nel computo delle sillabe, due vocali, di cui una alla fine di una parola e una all’inizio della successiva (la dialefe è dunque il contrario della sinalefe). Si applica spesso in presenza di monosillabi o di sillabe fortemente accentate.




Esempi: 
"…tant’era pien di sonno a quel punto…" 
(Dante, Inferno, Canto I) 

"…O Alberto tedesco ch'abbandoni…" 
(Dante, Purgatorio, Canto VI) 
 la o iniziale non si unisce con la a di Alberto e si ottiene dunque il computo di 11 sillabe metriche.

"…E tu che se' costì, anima viva…" 
(Dante, Inferno, Canto III, v.88) 
la ì di costì non si unisce con la a di anima e si ottiene dunque il computo di 11 sillabe metriche.

"…vedi colà un angel che si appresta…" 
(Dante, Purgatorio, Canto XII) 




  • Dieresi: consente di dividere in due sillabe due vocali che normalmente ne costituiscono una sola, cioè due vocali che normalmente costituiscono dittongo formano invece uno iato. La dieresi si indica graficamente ponendo due puntini posti sopra la vocale più debole. 




Esempi: 
"…Dolce color d’orï/ental zaffiro…" 
(Dante, Purgatorio, I, v.13) 
"…orïental…" va letto come se fosse scandito in quattro sillabe ("o-ri-en-tal"), il verso è dunque un endecasillabo: Dol-ce- co-lor- d’o-rï-en-tal- zaf-fi-ro. 

"…A te convien tenere altro vï/aggio…" 
(Dante, Inferno, Canto I) 

"…lui folgorante in solï/o…" 
(A. Manzoni, Cinque maggio, v.13.)

"…e arriso pur di visï/on leggiadre…" 
(G. Carducci, Funere mersit acerbo, v.10 .)

"…con ozï/ose e tremule risate…" 
(G. Pascoli,I puffini dell’Adriatico, v. 6.)




  • Sineresi:fenomeno opposto alla dieresi, è un artificio della lingua poetica che consiste nell’ unione in un’unica sillaba di due vocali che normalmente costituiscono due sillabe.




Esempi: 
"…morte bella parea nel suo bel viso…" 
(Petrarca, Canzoniere,Trionfo della morte, v.172) 
la sineresi interviene due volte (parea, suo). 

"…Lo ciel perdei, che per non aver fé…" 
(Dante Alighieri, Purgatorio, VII, v.8) 


"…e fuggiano, e pareano un corteo nero…" 
(G. Carducci, Davanti San Guido, v.75) 

"…ed erra l'armonia per questa valle…" 
(G. Leopardi, Il passero solitario, v.4) 

"…su la tua pietra o fratello mio, gemendo…" 
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, v.3) -





Divina Commedia : Inferno Canto III

Lettura e spiegazione del canto







sabato 31 ottobre 2015

mercoledì 28 ottobre 2015

Divina Commedia Canto 1


Il video introduce al primo canto della Divina Commedia



Il poeta nella selva tenebrosa capisce di aver smarrito la strada verso la salvezza e cerca di lottare contro l’oscurità del peccato per raggiungere la redenzione della propria anima; ma Dante perde la speranza di salvarsi quando la sua strada sarà ostacolata da tre fiere: una lonza, un leone e una lupa.

Ogni particolare nel poema dantesco, che sia un animale o un oggetto, ha un significato allegorico, cioè un valore morale che riporta a specifici significati simbolici: le tre fiere che ostacolano il cammino del pellegrino Dante sono i vizi, che nella vita di ogni uomo portano al peccato.

Ma quali sono i tre vizi rappresentati dalle fiere? 

  • La lonza è il simbolo della lussuria, il peccato causata dal sopraffarsi del desiderio sulla ragione ( difatti l’Inferno vero e proprio inizia con il girone dei lussuriosi, nel canto V) 
  • il leone è l’allegoria della superbia. La superbia insieme all’invidia sono ritenute da Dante il principio di ogni male 
  • La lupa è il simbolo della cupidigia e dell’insaziabile avidità degli uomini verso gli onori e i beni materiali.

sabato 17 ottobre 2015

La vita di Dante Alighieri



Un video simpatico per conoscere le principali tappe della vita del sommo poeta



giovedì 15 ottobre 2015

Programma di riconoscimento vocale

 Talk Typer è un servizio online gratuito che permette di sfruttare le funzioni di riconoscimento vocale integrate nel browser Google Chrome per scrivere testi via Internet usando la voce:
  1. Avvia Google Chrome  
  2. Collegati alla pagina iniziale di Talk Typer che ti darà simpaticamente il benvenuto con un messaggio vocale in lingua italiana.
  3. Segui le istruzioni a lato della pagina

lunedì 12 ottobre 2015

Strumenti di navigazione dal XIII secolo

Strumenti di navigazione dal XIII secolo
Bussola

L'invenzione della bussola si attribuisce ai cinesi. Essi scoprirono il campo magnetico terrestre. Pare che in origine utilizzassero tale scoperta come spettacolo d'attrazione: delle lancette magnetizzate venivano lanciate come si fa coi dadi e queste, per lo stupore degli spettatori presenti, finivano per indicare sempre il Nord. Passò molto tempo prima che questa "attrazione circense" fosse applicata alla navigazione. Una volta conosciuta la posizione del Nord, infatti, era poi possibile identificare il Sud come la direzione opposta, mentre l'est e l'ovest erano rispettivamente alla destra e alla sinistra dell'osservatore rivolto verso il Nord. Fu introdotta in Europa nel XII secolo.


Quadrante
Il quadrante è uno strumento di misura che può essere utilizzato per misurare l'altezza angolare di un corpo celeste rispetto alla linea dell'orizzonte. Esso ha una forma di quarto di cerchio, e da ciò trae il nome, permette quindi per misurare il valore di un angolo da 0 a 90°.

Tale strumento serviva di supporto specialmente alla navigazione.

Il quadrante si distingue in due tipi:

quadrante fisso: lo strumento viene fissato in modo che uno dei due lati risulti perfettamente verticale e l'altro perfettamente orizzontale, grazie ad un filo a piombo o ad una livella; un'asta rotante dotata di due mirini consente di traguardare un certo astro e leggerne il valore angolare sull'apposita scala;
quadrante mobile: lo strumento può ruotare in modo che con uno dei suoi due lati sia possibile traguardare l'astro, e quindi leggere l'angolo rispetto ad un filo a piombo, utilizzato come "lancetta" di misurazione.


Astrolabio

L'astrolabio è un antico strumento astronomico tramite il quale è possibile localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle. Può anche determinare l'ora locale conoscendo la latitudine, o viceversa.

Il nome deriva dal latino astrolabium e dal greco bizantino astrolábion, a sua volta proveniente dal sostantivo greco αστήρ "astèr" ("astro") e dal verbo greco λαμβάνω "lambàno" ("prendere, afferrare").

Per molti secoli, fino all'invenzione del sestante, fu il principale strumento di navigazione.


Caravella


La caravella (dal portoghese caravela) fu un tipo di nave in legno, introdotta nel 1441 dai portoghesi, presumibilmente nei cantieri navali di Lisbona. Fu concepita per circumnavigare l'Africa e raggiungere così le Indie orientali senza dover pagare tasse agli Ottomani.
Nell'immaginario collettivo, le "caravelle" per antonomasia sono le tre navi con le quali Cristoforo Colombo raggiunse i Caraibi nel 1492: la Niña, la Pinta e la Santa María. In realtà, quest'ultima era una caracca e non una caravella.XDavid Laurenti

La scoperta dell'America





venerdì 2 ottobre 2015

Cecco Angiolieri


Un video che illustra la figura di Cecco Angiolieri

http://www.letteratura.rai.it/articoli/il-giocoso-cecco-angiolieri/1154/default.aspx


"S'i fpsse foco" Cantato da Fabrizio De Andrè

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Perchè i tedeschi si chiamano così?

Perché si dice "tedeschi"? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo scavare nella storia delle lingue italiana e tedesca. Nella Germania medievale (che a quel tempo non era ancora uno stato unitario come lo intendiamo oggi) si parlavano due lingue: quella latina, conosciuta solo dagli ecclesiastici e dai dotti, e quella popolare, chiamata "theodisce", che significa "lingua del popolo". Proprio da THEODISCUS sono nate la parola tedesca "deutsch" e quella italiana "tedesco".

La lingua tedesca, nel corso del tempo, è stata oggetto di diverse modificazioni: formatasi dai dialetti germanici, anglosassoni e scandinavi, ha subito l'influenza della lingua latina, che non ha solo cambiato alcuni termini, ma ha anche reso possibile la grammatica del tedesco come la conosciamo oggigiorno.

A differenza dell'Italia, in Francia si usa invece la parola "allemand", che proviene dal nome di quel popolo germanico insediato tra la Germania del sud-ovest, la Svizzera e la Francia dell'est, che prende il nome di "Alemmannen"; in alcune zone della Germania, oggi si parla proprio l'"alemannisch", una forma dialettale di tedesco.

Si dice "tedeschi" e non "germani" anche per differenziare coloro che vivono nella Germania moderna da coloro che abitavano nell'Impero Germanico

Giochi didattici di storia

Un gioco per conoscere la via della seta ed uno per comprendere meglio le scoperte geografiche
http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/storia.html

giovedì 1 ottobre 2015

Scheda di sintesi di una Nazione

NOME NAZIONE 

Aspetto fisico
Posizione: (rispetto al Continente)
Confini:  (Partendo da Nord)
Territorio: (Coste e isole, rilievi, idrografia)
Clima:
Ambienti: (Flora e fauna)

Storia:
Periodi più importanti
Ordinamento politico attuale

Aspetto politico
Popolazione: (Densità e distribuzione)
-         Gruppi etnici:
-         Lingua: (ufficiale e minoranze)
-         Religione: (ufficiale e minoranze)
Capitale:
Città importanti
Moneta:
Appartenenza all’ Unione Europea: (da quando)


Economia
(Stato economico generale della nazione, settore più sviluppato, sviluppo degli altri settori)

Altro

(fatti che caratterizzano la Nazione: Ad esempio terrorismo interno, riunificazioni, separazioni da altre Nazioni, ecc.)

lunedì 14 settembre 2015

SCHEDA DI LETTURA DI UN LIBRO


TITOLO:
AUTORE:
CASA EDITRICE:
ANNO DI PUBBLICAZIONE:
PERSONAGGI PRINCIPALI:
AMBIENTAZIONE (dove e quando):
GENERE:
TRAMA:
COMMENTO PERSONALE:

A CHI LO CONSIGLIERESTI? PERCHE’?

domenica 7 giugno 2015

Compiti vacanze estive

Leggere almeno 2 libri, ma più ne leggi e meglio è.

Inserisco un elenco di testi solo a scopo indicativo, non è necessario leggere questi. Puoi sceglierne altri a tuo gusto. L'importante è che tu legga dei testi che ti interresino e ti piacciano... La lettura può essere un'attività molto divertente!

1.    Amurri Antonio Vita in famiglia

2.    Arzola Silvia, Pregiata società protezione mostri

3.    Baronciani Alessandro, Mi ricci!

4.    Baum Frank L., Il Mago di Oz

5.    Buzzati Dino, Il segreto del bosco vecchio

6.    Calvino Italo, Marcovaldo

7.    Carioli Janna, Nato straniero

8.    Christie Agatha, Dieci piccoli indiani

9.    Dahl Roald, La fabbrica di cioccolato

10.   Daniel Pennac Kamo l'idea del secolo

11.   Pitzorno Bianca, Sulle tracce del tesoro scomparso

12.   Pizzorno Bianca, Ascolta il mio cuore.

13.   Spinelli Jerry, Una casa per jeffrey magee

14.   Spinelli Jerry, A rapporto dal preside

15.   Tamaro Susanna, Il cerchio magico

16     Tamaro Susanna, Tobia e l'angelo.

17.    Zannoner Paola, L'invisibile linea d'argento

18.    Ziliotto Donatella, I selvagnoli

Di seguito trovate alcuni titoli dei temi che vi ho assegnato in classe, svolgetene almeno 2
1.      Due ragazzi un giorno decidono di andare a visitare un castello abbandonato,lì trovano un oggetto particolare che attira la loro attenzione... Descrivi i ragazzi, il castello e l'oggetto, poi dai un finale alla storia
2.      Ti trovi in un posto buio e sconosciuto e realizzi che ti sei perso. Niente panico, hai con te il cellulare, chiami la polizia e le descrivi nei minimi dettagli il luogo perché possa venire a salvarti.
3.      Fai una descrizione oggettiva e soggettiva di uno dei tuoi compagni di scuola
4.      Sono seduto al tavolo di un bar. Una persona attira particolarmente la mia attenzione: ve la descrivo
5.      Racconta un’esperienza che ami ricordare, vissuta con i tuoi familiari o i tuoi amici. Spiega anche perché ami ricordarla e quali sentimenti ti suscita adesso
6.      Giocando in un prato tu e i tuoi amici avete trovato una vecchia mappa. Provate a decifrarla e vi mettete alla ricerca di un ricco tesoro. Eccovi quindi protagonisti di un'avventura meravigliosa.
7.      Ricordi qualche episodio della tua prima infanzia? Raccontalo


Durante l'estate si fanno tante esperienze e capitano tante cose... Racconta in un breve diario alcuni episodi delle tue vacanze estive che vorresti far conoscere ai tuoi compagni al ritorno a scuola.

Grammatica
Svolgi tutti gli esercizi non svolti da pag. 232 a 262



domenica 24 maggio 2015

Le funzioni del "che" in analisi grammaticale

In questa mappa sono sintetizzate tutte le funzioni che la parola CHE può svolgere in analisi grammaticale


giovedì 16 aprile 2015

Gli aggettivi determinativi


 Alcune parole della nostra lingua possono svolgere sia la funzione di aggettivo  che quella di pronome. 
Come riconoscere quale funzione svolgono?

RICORDA: 
Sono aggettivi se accompagnano un nome che si trova espresso nella frase
Sono pronomi se sostituiscono o sottintendono un nome (che di conseguenza non è espresso)

Odissea

Video relativo all'episodio di Nausicaa


venerdì 27 marzo 2015

Come potabilizzare l'acqua

Come potabilizzare l'acqua

Un'acqua sicuramente non potabile





 
Trasferimento nel bicchiere



Grazie al prodotto chimico usato la terra comincia ad accumularsi...

Abbiamo spostato l'acqua e ora la terra è tutta accumulata nel fondo del bicchiere

Stiamo mettendo questo speciale carbone
Con il carbone l'acqua diventa del colore che deve essere: trasparente

Abbiamo così un'acqua che sicuramente ha tutte le caratteristiche per essere potabile: ma attenzione! Quest'acqua non ha ricevuto il trattamento con l'azoto, quindi non è potabile;ma sicuramente è meglio di quella con cui abbiamo iniziato! XD

sabato 14 marzo 2015

Storie multimediali

Un laboratorio di scrittura ricco di materiale per produrre storie multimediali arricchite con musiche, immagini ecc.

sabato 7 marzo 2015

Per chi non digerisce la grammatica!

La grammatica ti rimane indigesta?
Prova ad usare questa tabella per svolgere l'analisi grammaticale vedrai che sarà molto più facile...
Puoi anche salvarla sul tuo pc per utilizzarla quando vuoi anche off-line

https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/ANALISI-GRAMMATICALE...OLE_.xls


giovedì 5 marzo 2015

La guerra di Troia


Un giorno sul monte Olimpo si celebravano le nozze di Teti e Peleo. 
Tutti gli dei e le dee portarono dei doni, ma come spesso succedeva,  non invitarono la dea della discordia. .Lei arrivò e lanciò sul tavolo un pomo d’ oro con su scritto alla più bella .Questo scatenò una lotta tra le dee più belle: Era, Atena e Afrodite. 
Zeus pensò di chiamare Paride, un pastore che viveva sul monte Ida .In realtà Paride era un principe troiano, che era stato cacciato da Priamo il re di Troia, perché secondo una leggenda Paride avrebbe portato alla rovina Ilio . Le dee arrivarono da Paride con dei doni: 
Era gli promise il dominio su tutta l’ Asia
Atena l’invincibilità in guerra
Afrodite la donna più bella in sposa .
  Paride diede il pomo ad Afrodite è da quel momento Era e Atena divennero nemiche di tutta la gente troiana. Afrodite condusse Elena,moglie di Menelao ad innamorarsi di Paride, che la rapì. Quando il marito venne a sapere del rapimento, decise di fare una spedizione contro Troia, il cui capo era Agamennone . Questa guerra durò dieci lunghi anni e terminò quando il grande Ulisse decise di costruire un cavallo e di far entrare nel ventre molti soldati forti . Quando il cavallo fu messo fuori le mura di Troia i troiani lo fecero entrare nella città . Durante la notte i soldati uscirono e aprirono le porte ai loro compagni e fecero prendere fuoco alla città che cadde in rovina . 
Ecco come è avvenuta la distruzione di Troia  

Emilia e Andrea L.

mercoledì 4 marzo 2015

La morte di Patroclo - Parafrasi

E tu, Patroclo, ormai privo di forze, gli rispondesti: «Adesso ti puoi vantare, Ettore, ma solo perché ti hanno dato la vittoria Zeus, figlio di Crono, e Apollo: sono loro che mi hanno sconfitto con tanta facilità, loro che mi hanno tolto le armi dalle spalle. Se mi avessero affrontato venti uomini come te, sarebbero morti tutti, uccisi dalla mia lancia; ma mi hanno ucciso il destino di morte e Apollo, figlio di Leto, e tra gli uomini [mi ha ucciso] Euforbo; tu arrivi per terzo, e vieni soltanto a prenderti le mie armi. E ricorda quanto sto per dirti: neanche tu vivrai molto, perché ti sono già vicini la morte e il destino feroce [di essere ucciso] dal fortissimo Achille, discendente di Eaco». Mentre diceva queste parole morì, l’anima lasciò il corpo e volò nell’aldilà, rimpiangendo il suo destino sfortunato: morire nel pieno della forza e della giovinezza. E a Patroclo, che era già morto, disse lo splendido Ettore: «Patroclo, perché prevedi per me la morte? Chissà se invece non sarà Achille, il figlio di Teti dai bei capelli, a morire per primo, ucciso dalla mia lancia?» Mentre diceva queste parole, estrasse dalla ferita la lancia di bronzo, premendo col piede per staccarla dal corpo disteso [di Patroclo].

 Libro XVI vv. 843 - 867



Aggettivo qualificativo

Cos'è l'aggettivo qualificativo?
Gli aggettivi qualificativi sono parole che ci danno informazioni sulla qualità delle cose, delle persone o degli animali. 
Puoi riconoscere gli aggettivi qualificativi facendoti la domanda  
<<Com'è?>>, <<Come sono?>>

L'aggettivo qualificativo presenta le seguenti caratteristiche:

Struttura dell'aggettivo




Gradi dell'aggettivo





Comparativi e superlativi speciali

Buono, cattivo, piccolo, grande, alto e basso sono aggettivi qualificativi con due forme di maggioranza e di superlativo assoluto. Infatti accanto alle forme usuali, ne possiedono altre particolari, che derivano dal latino. Quali usare? Si può scegliere: le due forme, infatti, si equivalgono.




sabato 21 febbraio 2015

IL PUGNALE D'ORO

C'era una volta una bimba di nome Giada,che viveva con i suoi genitori in una casetta in mezzo al bosco.

Un giorno i genitori di Giada andarono via, lasciarono Giada a casa da sola e le dissero di non addentrarsi nel bosco.Giada vide una farfalla molto colorata, prese a inseguirla e corri corri si accorse di essersi persa. Presa dalla disperazione incominciò a correre finché non vide un ometto.
Era Oz, il mago più potente  di tutto il bosco, era lui il supremo della foresta.

Dopo essersi fatto raccontare la storia, le disse che l'avrebbe aiutata, ma  doveva superare tre difficili prove, Giada acconsentì.

La prima prova consisteva nel trovare  un ago in un mucchio di paglia. Giada disperata non sapeva cosa fare, a un certo punto apparve la farfalla che Giada aveva rincorso, essa le regalò un pugnale d'oro, che poteva trasformarsi in qualunque cosa. Così Giada trasformò il pugnale in una calamita con la quale trovò facilmente l'ago.

Nella seconda prova, Giada doveva riuscire a spostare un grosso sasso; allora, prese il pugnale che si trasformò in una mano gigante, che poté spostare il grosso sasso.

La terza prova consisteva in uno scontro fra Giada e Oz. Giada acconsenti,perché voleva tornare a casa. Il primo attacco fu sferrato dal mago con un pugnale, Giada  trasformò il pugnale del mago in una piuma. Poi, Giada trasformò il pugnale in una puzzola , così  poteva far stordire il mago, ma lui si difese con una bolla. A un certo punto  il mago decise di smettere questa battaglia perché erano forti tutti e due. 

Oz, gli indicò la strada di casa e Giada tronò alla sua abitazione prima che i suoi genitori arrivassero. Così tutti vissero felici e contenti.
                                                                                                 BEATRIS FERMUS

Fauna

C'era una volta,in un magico e incantato bosco, una bella bambina, che aveva il nome di Fauna.
Questa bambina era contesa perchè era figlia di una fata e uno stregone.Quel bosco era diviso: per metà era delle fate, e per metà delle streghe e degli stregoni, così c'erano sempre sanguinose battaglie. 

Purtroppo le fate e le streghe le pronunciarono maledizione:
"O mia Fauna,
via dal bosco non andrai 
o la pelle ci rimetterai!" 
Da allora Fauna doveva stare sempre nel bosco.Ma aveva un potere:se si trovava nella parte occupata dalle fate  era docile e buona, mentre se si trovava nella parte occupata da streghe e stregoni era cattiva e arrogante, quando invece si trovava nel confine tra la terra di fate e streghe poteva essere se stessa.
Un giorno mentre camminava sul confine,vide un albero pieno di frutta.

Quando si arrampicò per coglierla vide un buffo gufo rosso, e disse:
< O mia bambina che aria malconcia che hai!> 
<Sono triste> rispose Fauna <devo restare sempre nel bosco e mi annoio!> 
Allora il gufo disse:< Il fiore della pace io ti darò , con tanto amore te lo ricamerò, ma se la mia prova non supererai allora il bel fiore sol sognerai> 
<Qual è la prova?> chiese Fauna. 
< Vai nella foresta e cogli la pietra del successo. Sanno le fate e le streghe dov'è.> disse il gufo. Ma nè le fate nè le streghe glielo rivelarono. 

Un giorno tornò dal mercato del bosco con le commissioni per le fate. Le sentì prender concilio e intuì dalle parole da loro dette, capì che la pietra del successo era sul fondo del fiume splendente. Subito si recò al fiume per prendere la pietra, che donò al gufo che poi le donò, tutto ricamato, il fiore della pace, che piantò nel confine.  

Così, fece fare pace a fate e streghe, che le tolsero la maledizione. 
Da quel giorno Fauna è una bella ragazza libera, ed è anche una grande protettrice degli animali.


David Laurenti