Scegli un titolo tra quelli che non hai svolto:
salve a tutti,questo è il blog dei ragazzi della nostra classe!!!:>qui troverete alcune delle nostre attività scolastiche, dei nostri lavori e delle nostre idee
lunedì 28 dicembre 2015
Titoli temi per le vacanze di Natale
Scegli un titolo tra quelli che non hai svolto:
1.
Ti è capitato di
litigare con un amico. Racconta l'episodio al tuo diario e confidagli il tuo
stato d'animo.
mercoledì 23 dicembre 2015
martedì 15 dicembre 2015
domenica 29 novembre 2015
La Riforma Protestante e Controriforma
In sintesi i punti fondamentali della Riforma che si verificò in Germania nel 1500 ad opera di Martin Lutero
Con il Concilio di Trento viene attuata la Controriforma o Riforma cattolica
venerdì 27 novembre 2015
Riforma protestante:le 95 tesi
A questo indirizzo le 95 tesi di Martin Lutero
mercoledì 25 novembre 2015
venerdì 20 novembre 2015
mercoledì 4 novembre 2015
Divisione in sillabe metriche
Versi piani, sdruccioli, tronchi
Il verso si dice:
·
piano, se termina con una parola piana (accento tonico
sulla penultima sillaba);
·
sdrucciolo, se termina con una parola sdrucciola (accento tonico
sulla terzultima sillaba);
·
tronco, se termina con una parola tronca (accento tonico
sull’ultima sillaba)
Il computo delle sillabe nei versi
I versi piani sono i più
frequenti nella nostra poesia. Perciò tutti i versi vengono trattati
come se fossero piani.
In
pratica, ciò che conta è la posizione dell’ultimo accento. Dopo l’ultimo accento si conta sempre una sillaba metrica in più,
anche se le sillabe grammaticali sono due o non ci sono del tutto.
Sillaba grammaticale e sillaba metrica
possono non coincidere, perché quasi
sempre all’individuazione della sillaba metrica concorrono fenomeni (figure di suono) che
riguardano l’incontro di vocali all’interno della parola o del verso.
·
Sinalefe: consiste
nella fusione di due vocali contigue, appartenenti a parole diverse che vanno a
formare un’unica sillaba metrica.
Esempi:
"Solo e pensoso i più deserti campi…"
(Petrarca, Canzoniere, XXXV, v.1) - si contano tredici sillabe; in realtà si tratta di un endecasillabo, perché contiene due sinalefi, "Solo-e" e "pensoso-i" - So-lo e- pen-so-so i- più- de-ser-ti- cam-pi.
"…di gente in gente, me vedrai seduto…"
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, v.2) - la e di gente si fonde con la i di in, formando un'unica sillaba. Il verso risulta in tal modo di 11 sillabe e non di 12.
"Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono…"
(Petrarca, Canzoniere, I, v.1)
"Dolce e chiara è la notte e senza vento…"
(G. Leopardi, La sera del dì di festa, v.1)
"…e tu non torni ancora al tuo paese!…"
(G. Pascoli, Lavandare, v.8).
"…e il naufragar m’è dolce in questo mare."
(G. Leopardi, L’infinito, v.15);
"…nel muto orto solingo…"
(G. Carducci, Pianto antico, v.5).
"Solo e pensoso i più deserti campi…"
(Petrarca, Canzoniere, XXXV, v.1) - si contano tredici sillabe; in realtà si tratta di un endecasillabo, perché contiene due sinalefi, "Solo-e" e "pensoso-i" - So-lo e- pen-so-so i- più- de-ser-ti- cam-pi.
"…di gente in gente, me vedrai seduto…"
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, v.2) - la e di gente si fonde con la i di in, formando un'unica sillaba. Il verso risulta in tal modo di 11 sillabe e non di 12.
"Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono…"
(Petrarca, Canzoniere, I, v.1)
"Dolce e chiara è la notte e senza vento…"
(G. Leopardi, La sera del dì di festa, v.1)
"…e tu non torni ancora al tuo paese!…"
(G. Pascoli, Lavandare, v.8).
"…e il naufragar m’è dolce in questo mare."
(G. Leopardi, L’infinito, v.15);
"…nel muto orto solingo…"
(G. Carducci, Pianto antico, v.5).
- Dialefe: consiste nel tenere distinte, nel computo delle sillabe, due
vocali, di cui una alla fine di una parola e una all’inizio della
successiva (la dialefe è dunque il contrario della sinalefe). Si applica
spesso in presenza di monosillabi o di sillabe fortemente accentate.
Esempi:
"…tant’era pien di sonno a quel punto…"
(Dante, Inferno, Canto I)
"…O Alberto tedesco ch'abbandoni…"
(Dante, Purgatorio, Canto VI)
"…tant’era pien di sonno a quel punto…"
(Dante, Inferno, Canto I)
"…O Alberto tedesco ch'abbandoni…"
(Dante, Purgatorio, Canto VI)
la o iniziale non si unisce con la a di Alberto e
si ottiene dunque il computo di 11 sillabe metriche.
"…E tu che se' costì, anima viva…"
(Dante, Inferno, Canto III, v.88)
la ì di costì non si unisce con la a di anima e si ottiene dunque il computo di 11 sillabe metriche.
"…vedi colà un angel che si appresta…"
(Dante, Purgatorio, Canto XII)
"…E tu che se' costì, anima viva…"
(Dante, Inferno, Canto III, v.88)
la ì di costì non si unisce con la a di anima e si ottiene dunque il computo di 11 sillabe metriche.
"…vedi colà un angel che si appresta…"
(Dante, Purgatorio, Canto XII)
- Dieresi: consente di dividere in
due sillabe due vocali che normalmente ne costituiscono una sola, cioè due
vocali che normalmente costituiscono dittongo formano invece uno iato. La
dieresi si indica graficamente ponendo due puntini posti sopra la vocale
più debole.
Esempi:
"…Dolce color d’orï/ental zaffiro…"
(Dante, Purgatorio, I, v.13)
"…orïental…" va letto come se fosse scandito in quattro sillabe ("o-ri-en-tal"), il verso è dunque un endecasillabo: Dol-ce- co-lor- d’o-rï-en-tal- zaf-fi-ro.
"…A te convien tenere altro vï/aggio…"
(Dante, Inferno, Canto I)
"…lui folgorante in solï/o…"
(A. Manzoni, Cinque maggio, v.13.)
"…e arriso pur di visï/on leggiadre…"
(G. Carducci, Funere mersit acerbo, v.10 .)
"…con ozï/ose e tremule risate…"
(G. Pascoli,I puffini dell’Adriatico, v. 6.)
"…Dolce color d’orï/ental zaffiro…"
(Dante, Purgatorio, I, v.13)
"…orïental…" va letto come se fosse scandito in quattro sillabe ("o-ri-en-tal"), il verso è dunque un endecasillabo: Dol-ce- co-lor- d’o-rï-en-tal- zaf-fi-ro.
"…A te convien tenere altro vï/aggio…"
(Dante, Inferno, Canto I)
"…lui folgorante in solï/o…"
(A. Manzoni, Cinque maggio, v.13.)
"…e arriso pur di visï/on leggiadre…"
(G. Carducci, Funere mersit acerbo, v.10 .)
"…con ozï/ose e tremule risate…"
(G. Pascoli,I puffini dell’Adriatico, v. 6.)
- Sineresi:fenomeno opposto alla dieresi, è un artificio della lingua poetica
che consiste nell’ unione in un’unica sillaba di due vocali che
normalmente costituiscono due sillabe.
Esempi:
"…morte bella parea nel suo bel viso…"
(Petrarca, Canzoniere,Trionfo della morte, v.172)
la sineresi interviene due volte (parea, suo).
"…Lo ciel perdei, che per non aver fé…"
(Dante Alighieri, Purgatorio, VII, v.8)
"…morte bella parea nel suo bel viso…"
(Petrarca, Canzoniere,Trionfo della morte, v.172)
la sineresi interviene due volte (parea, suo).
"…Lo ciel perdei, che per non aver fé…"
(Dante Alighieri, Purgatorio, VII, v.8)
"…e fuggiano, e pareano un corteo nero…"
(G. Carducci, Davanti San Guido, v.75)
"…ed erra l'armonia per questa valle…"
(G. Leopardi, Il passero solitario, v.4)
"…su la tua pietra o fratello mio, gemendo…"
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, v.3) -
(G. Carducci, Davanti San Guido, v.75)
"…ed erra l'armonia per questa valle…"
(G. Leopardi, Il passero solitario, v.4)
"…su la tua pietra o fratello mio, gemendo…"
(U. Foscolo, In morte del fratello Giovanni, v.3) -
Divina Commedia : Inferno Canto III
Lettura e spiegazione del canto
domenica 1 novembre 2015
Conoscere Parigi
A questo link un gioco per compiere un simpatico tour virtuale di Parigi
http://www.paris-26-gigapixels.com/index-en.html
http://www.paris-26-gigapixels.com/index-en.html
sabato 31 ottobre 2015
mercoledì 28 ottobre 2015
Divina Commedia Canto 1
Il video introduce al primo canto della Divina Commedia
Il poeta nella selva tenebrosa capisce di aver smarrito la strada verso la salvezza e cerca di lottare contro l’oscurità del peccato per raggiungere la redenzione della propria anima; ma Dante perde la speranza di salvarsi quando la sua strada sarà ostacolata da tre fiere: una lonza, un leone e una lupa.
Ogni particolare nel poema dantesco, che sia un animale o un oggetto, ha un significato allegorico, cioè un valore morale che riporta a specifici significati simbolici: le tre fiere che ostacolano il cammino del pellegrino Dante sono i vizi, che nella vita di ogni uomo portano al peccato.
Ma quali sono i tre vizi rappresentati dalle fiere?
- La lonza è il simbolo della lussuria, il peccato causata dal sopraffarsi del desiderio sulla ragione ( difatti l’Inferno vero e proprio inizia con il girone dei lussuriosi, nel canto V)
- il leone è l’allegoria della superbia. La superbia insieme all’invidia sono ritenute da Dante il principio di ogni male
- La lupa è il simbolo della cupidigia e dell’insaziabile avidità degli uomini verso gli onori e i beni materiali.
mercoledì 21 ottobre 2015
sabato 17 ottobre 2015
La vita di Dante Alighieri
Un video simpatico per conoscere le principali tappe della vita del sommo poeta
giovedì 15 ottobre 2015
Programma di riconoscimento vocale
Talk Typer è un servizio online gratuito che permette di sfruttare le funzioni di riconoscimento vocale integrate nel browser Google Chrome per scrivere testi via Internet usando la voce:
- Avvia Google Chrome
- Collegati alla pagina iniziale di Talk Typer che ti darà simpaticamente il benvenuto con un messaggio vocale in lingua italiana.
- Segui le istruzioni a lato della pagina
lunedì 12 ottobre 2015
Strumenti di navigazione dal XIII secolo
Strumenti di navigazione dal XIII secolo
L'invenzione della bussola si attribuisce ai cinesi. Essi scoprirono il campo magnetico terrestre. Pare che in origine utilizzassero tale scoperta come spettacolo d'attrazione: delle lancette magnetizzate venivano lanciate come si fa coi dadi e queste, per lo stupore degli spettatori presenti, finivano per indicare sempre il Nord. Passò molto tempo prima che questa "attrazione circense" fosse applicata alla navigazione. Una volta conosciuta la posizione del Nord, infatti, era poi possibile identificare il Sud come la direzione opposta, mentre l'est e l'ovest erano rispettivamente alla destra e alla sinistra dell'osservatore rivolto verso il Nord. Fu introdotta in Europa nel XII secolo.
Tale strumento serviva di supporto specialmente alla navigazione.
Il quadrante si distingue in due tipi:
quadrante fisso: lo strumento viene fissato in modo che uno dei due lati risulti perfettamente verticale e l'altro perfettamente orizzontale, grazie ad un filo a piombo o ad una livella; un'asta rotante dotata di due mirini consente di traguardare un certo astro e leggerne il valore angolare sull'apposita scala;
quadrante mobile: lo strumento può ruotare in modo che con uno dei suoi due lati sia possibile traguardare l'astro, e quindi leggere l'angolo rispetto ad un filo a piombo, utilizzato come "lancetta" di misurazione.
L'astrolabio è un antico strumento astronomico tramite il quale è possibile localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle. Può anche determinare l'ora locale conoscendo la latitudine, o viceversa.
Il nome deriva dal latino astrolabium e dal greco bizantino astrolábion, a sua volta proveniente dal sostantivo greco αστήρ "astèr" ("astro") e dal verbo greco λαμβάνω "lambàno" ("prendere, afferrare").
Per molti secoli, fino all'invenzione del sestante, fu il principale strumento di navigazione.
La caravella (dal portoghese caravela) fu un tipo di nave in legno, introdotta nel 1441 dai portoghesi, presumibilmente nei cantieri navali di Lisbona. Fu concepita per circumnavigare l'Africa e raggiungere così le Indie orientali senza dover pagare tasse agli Ottomani.
Nell'immaginario collettivo, le "caravelle" per antonomasia sono le tre navi con le quali Cristoforo Colombo raggiunse i Caraibi nel 1492: la Niña, la Pinta e la Santa María. In realtà, quest'ultima era una caracca e non una caravella.XDavid Laurenti
Bussola
Quadrante
Il quadrante è uno strumento di misura che può essere utilizzato per misurare l'altezza angolare di un corpo celeste rispetto alla linea dell'orizzonte. Esso ha una forma di quarto di cerchio, e da ciò trae il nome, permette quindi per misurare il valore di un angolo da 0 a 90°.Tale strumento serviva di supporto specialmente alla navigazione.
Il quadrante si distingue in due tipi:
quadrante fisso: lo strumento viene fissato in modo che uno dei due lati risulti perfettamente verticale e l'altro perfettamente orizzontale, grazie ad un filo a piombo o ad una livella; un'asta rotante dotata di due mirini consente di traguardare un certo astro e leggerne il valore angolare sull'apposita scala;
quadrante mobile: lo strumento può ruotare in modo che con uno dei suoi due lati sia possibile traguardare l'astro, e quindi leggere l'angolo rispetto ad un filo a piombo, utilizzato come "lancetta" di misurazione.
Astrolabio
L'astrolabio è un antico strumento astronomico tramite il quale è possibile localizzare o calcolare la posizione di corpi celesti come il Sole, la Luna, i pianeti e le stelle. Può anche determinare l'ora locale conoscendo la latitudine, o viceversa.
Il nome deriva dal latino astrolabium e dal greco bizantino astrolábion, a sua volta proveniente dal sostantivo greco αστήρ "astèr" ("astro") e dal verbo greco λαμβάνω "lambàno" ("prendere, afferrare").
Per molti secoli, fino all'invenzione del sestante, fu il principale strumento di navigazione.
Caravella
La caravella (dal portoghese caravela) fu un tipo di nave in legno, introdotta nel 1441 dai portoghesi, presumibilmente nei cantieri navali di Lisbona. Fu concepita per circumnavigare l'Africa e raggiungere così le Indie orientali senza dover pagare tasse agli Ottomani.
Nell'immaginario collettivo, le "caravelle" per antonomasia sono le tre navi con le quali Cristoforo Colombo raggiunse i Caraibi nel 1492: la Niña, la Pinta e la Santa María. In realtà, quest'ultima era una caracca e non una caravella.XDavid Laurenti
venerdì 2 ottobre 2015
Cecco Angiolieri
Un video che illustra la figura di Cecco Angiolieri
http://www.letteratura.rai.it/articoli/il-giocoso-cecco-angiolieri/1154/default.aspx
"S'i fpsse foco" Cantato da Fabrizio De Andrè
<
Perchè i tedeschi si chiamano così?
Perché si dice "tedeschi"? Per rispondere a questa domanda, dobbiamo scavare nella storia delle lingue italiana e tedesca. Nella Germania medievale (che a quel tempo non era ancora uno stato unitario come lo intendiamo oggi) si parlavano due lingue: quella latina, conosciuta solo dagli ecclesiastici e dai dotti, e quella popolare, chiamata "theodisce", che significa "lingua del popolo". Proprio da THEODISCUS sono nate la parola tedesca "deutsch" e quella italiana "tedesco".
La lingua tedesca, nel corso del tempo, è stata oggetto di diverse modificazioni: formatasi dai dialetti germanici, anglosassoni e scandinavi, ha subito l'influenza della lingua latina, che non ha solo cambiato alcuni termini, ma ha anche reso possibile la grammatica del tedesco come la conosciamo oggigiorno.
A differenza dell'Italia, in Francia si usa invece la parola "allemand", che proviene dal nome di quel popolo germanico insediato tra la Germania del sud-ovest, la Svizzera e la Francia dell'est, che prende il nome di "Alemmannen"; in alcune zone della Germania, oggi si parla proprio l'"alemannisch", una forma dialettale di tedesco.
Si dice "tedeschi" e non "germani" anche per differenziare coloro che vivono nella Germania moderna da coloro che abitavano nell'Impero Germanico
Giochi didattici di storia
Un gioco per conoscere la via della seta ed uno per comprendere meglio le scoperte geografiche
http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/storia.html
http://digilander.libero.it/sussidi.didattici/storia.html
giovedì 1 ottobre 2015
Scheda di sintesi di una Nazione
NOME NAZIONE
Aspetto fisico
Posizione:
(rispetto al Continente)
Confini: (Partendo da Nord)
Territorio:
(Coste e isole, rilievi, idrografia)
Clima:
Ambienti:
(Flora e fauna)
Storia:
Periodi più importanti
Ordinamento politico
attuale
Aspetto politico
Popolazione:
(Densità e distribuzione)
-
Gruppi etnici:
-
Lingua: (ufficiale e minoranze)
-
Religione: (ufficiale e minoranze)
Capitale:
Città
importanti
Moneta:
Appartenenza
all’ Unione Europea: (da quando)
Economia
(Stato economico generale della nazione, settore più
sviluppato, sviluppo degli altri settori)
Altro
(fatti che caratterizzano la Nazione: Ad esempio
terrorismo interno, riunificazioni, separazioni da altre Nazioni, ecc.)
lunedì 14 settembre 2015
SCHEDA DI LETTURA DI UN LIBRO
TITOLO:
AUTORE:
CASA EDITRICE:
ANNO DI PUBBLICAZIONE:
PERSONAGGI PRINCIPALI:
AMBIENTAZIONE (dove e quando):
GENERE:
TRAMA:
COMMENTO PERSONALE:
A CHI LO CONSIGLIERESTI? PERCHE’?
domenica 7 giugno 2015
Compiti vacanze estive
Leggere almeno 2 libri, ma più ne leggi e meglio è.
Inserisco un elenco di testi solo a scopo indicativo, non è necessario leggere questi. Puoi sceglierne altri a tuo gusto. L'importante è che tu legga dei testi che ti interresino e ti piacciano... La lettura può essere un'attività molto divertente!
1. Amurri Antonio Vita in famiglia |
2. Arzola Silvia, Pregiata società protezione mostri
|
3. Baronciani Alessandro, Mi ricci!
|
4. Baum Frank L., Il Mago di Oz
|
5. Buzzati Dino, Il segreto del bosco vecchio
|
6. Calvino Italo, Marcovaldo
|
7. Carioli Janna, Nato straniero
|
8. Christie Agatha, Dieci piccoli indiani
|
9. Dahl Roald, La fabbrica di cioccolato
|
10. Daniel Pennac Kamo
l'idea del secolo
|
11. Pitzorno Bianca,
Sulle tracce del tesoro scomparso
|
12. Pizzorno Bianca,
Ascolta il mio cuore.
|
13. Spinelli Jerry,
Una casa per jeffrey magee
|
14. Spinelli Jerry,
A rapporto dal preside
|
15. Tamaro Susanna,
Il cerchio magico
|
16 Tamaro Susanna, Tobia e l'angelo. |
17. Zannoner Paola,
L'invisibile linea d'argento
|
18. Ziliotto
Donatella, I selvagnoli
|
Di seguito trovate alcuni titoli dei temi che vi ho assegnato in classe, svolgetene almeno 2
1. Due
ragazzi un giorno decidono di andare a visitare un castello abbandonato,lì
trovano un oggetto particolare che attira la loro attenzione... Descrivi i
ragazzi, il castello e l'oggetto, poi dai un finale alla storia
2. Ti
trovi in un posto buio e sconosciuto e realizzi che ti sei perso. Niente
panico, hai con te il cellulare, chiami la polizia e le descrivi nei minimi
dettagli il luogo perché possa venire a salvarti.
3. Fai
una descrizione oggettiva e soggettiva di uno dei tuoi compagni di scuola
4. Sono
seduto al tavolo di un bar. Una persona attira particolarmente la mia
attenzione: ve la descrivo
5. Racconta
un’esperienza che ami ricordare, vissuta con i tuoi familiari o i tuoi amici.
Spiega anche perché ami ricordarla e quali sentimenti ti suscita adesso
6. Giocando
in un prato tu e i tuoi amici avete trovato una vecchia mappa. Provate a
decifrarla e vi mettete alla ricerca di un ricco tesoro. Eccovi quindi
protagonisti di un'avventura meravigliosa.
7. Ricordi
qualche episodio della tua prima infanzia? Raccontalo
Durante l'estate si fanno tante esperienze e capitano tante cose... Racconta in un breve diario alcuni episodi delle tue vacanze estive che vorresti far conoscere ai tuoi compagni al ritorno a scuola.
Grammatica
Svolgi tutti gli esercizi non svolti da pag. 232 a 262
Grammatica
Svolgi tutti gli esercizi non svolti da pag. 232 a 262
sabato 6 giugno 2015
Storie Multimediale
Pubblico qui le vostre storie multimediali!
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/amedeo%20nasorri%20testo%20James%20blond.ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/Bryan%20ed%20Emanuel.pptx
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/Fl.ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/il%20super%20cattivo.ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/raffaele.ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/Rapunzel%20BEA%20E%20ALE.ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/storie_multimediali%20LAVORO%20DI%20ROBY%20E%20JACOPO.ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/storie_multimediali%20Roby%20Negrescu%20(Roberto).ppt
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/storie_multimediali%5B1%5D.
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/prima%20c/testonarrativoEmilia.odp
domenica 24 maggio 2015
Le funzioni del "che" in analisi grammaticale
In questa mappa sono sintetizzate tutte le funzioni che la parola CHE può svolgere in analisi grammaticale
giovedì 16 aprile 2015
Gli aggettivi determinativi
Alcune parole della nostra lingua possono svolgere sia la funzione di aggettivo che quella di pronome.
Come riconoscere quale funzione svolgono?
RICORDA:
Sono aggettivi se accompagnano un nome che si trova espresso nella frase
Sono pronomi se sostituiscono o sottintendono un nome (che di conseguenza non è espresso)
Odissea
Video relativo all'episodio di Nausicaa
venerdì 27 marzo 2015
Come potabilizzare l'acqua
Come potabilizzare l'acqua
![]() |
Un'acqua sicuramente non potabile |
![]() | |
Trasferimento nel bicchiere |
![]() |
Grazie al prodotto chimico usato la terra comincia ad accumularsi... |
![]() |
Abbiamo spostato l'acqua e ora la terra è tutta accumulata nel fondo del bicchiere |
![]() |
Stiamo mettendo questo speciale carbone |
![]() |
Con il carbone l'acqua diventa del colore che deve essere: trasparente |
sabato 14 marzo 2015
Storie multimediali
Un laboratorio di scrittura ricco di materiale per produrre storie multimediali arricchite con musiche, immagini ecc.
sabato 7 marzo 2015
Per chi non digerisce la grammatica!
La grammatica ti rimane indigesta?
Prova ad usare questa tabella per svolgere l'analisi grammaticale vedrai che sarà molto più facile...
Puoi anche salvarla sul tuo pc per utilizzarla quando vuoi anche off-line
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/ANALISI-GRAMMATICALE...OLE_.xls
Prova ad usare questa tabella per svolgere l'analisi grammaticale vedrai che sarà molto più facile...
Puoi anche salvarla sul tuo pc per utilizzarla quando vuoi anche off-line
https://dl.dropboxusercontent.com/u/175118513/ANALISI-GRAMMATICALE...OLE_.xls
giovedì 5 marzo 2015
La guerra di Troia
Un giorno sul monte Olimpo si
celebravano le nozze di Teti e Peleo.
Tutti gli dei e le dee portarono
dei doni, ma come spesso succedeva, non invitarono la dea della
discordia. .Lei arrivò e lanciò sul tavolo un pomo d’ oro con su
scritto alla più bella .Questo scatenò una lotta tra le dee più
belle: Era, Atena
e Afrodite.
Zeus pensò di chiamare
Paride, un pastore che viveva sul monte
Ida .In realtà Paride era un principe troiano, che era stato
cacciato da Priamo il re di Troia, perché secondo una leggenda Paride
avrebbe portato alla rovina Ilio . Le dee arrivarono da Paride con
dei doni:
Era gli promise il dominio
su tutta l’ Asia ;
Atena
l’invincibilità in guerra ;
Afrodite
la donna più bella in sposa .
Paride
diede il pomo ad Afrodite è da quel momento Era e Atena
divennero nemiche di tutta la gente troiana.
Afrodite condusse Elena,moglie di Menelao ad innamorarsi di
Paride, che la rapì. Quando il marito venne a sapere del rapimento,
decise di fare una spedizione contro Troia, il cui capo era
Agamennone . Questa guerra durò dieci lunghi anni e terminò quando
il grande Ulisse decise di costruire un cavallo e di far entrare nel
ventre molti soldati forti . Quando il cavallo fu messo fuori le mura
di Troia i troiani lo fecero entrare nella città . Durante la notte
i soldati uscirono e aprirono le porte ai loro compagni e fecero
prendere fuoco alla città che cadde in rovina .
Ecco come è avvenuta la distruzione di Troia
Emilia e Andrea L.
mercoledì 4 marzo 2015
La morte di Patroclo - Parafrasi
E
tu, Patroclo, ormai privo di forze, gli rispondesti: «Adesso ti puoi vantare,
Ettore, ma solo perché ti hanno dato la vittoria Zeus, figlio di Crono, e
Apollo: sono loro che mi hanno sconfitto con tanta facilità, loro che mi hanno
tolto le armi dalle spalle. Se mi avessero affrontato venti uomini come te,
sarebbero morti tutti, uccisi dalla mia lancia; ma mi hanno ucciso il destino
di morte e Apollo, figlio di Leto, e tra gli uomini [mi ha ucciso] Euforbo; tu
arrivi per terzo, e vieni soltanto a prenderti le mie armi. E ricorda quanto
sto per dirti: neanche tu vivrai molto, perché ti sono già vicini la morte e il
destino feroce [di essere ucciso] dal fortissimo Achille, discendente di Eaco».
Mentre diceva queste parole morì, l’anima lasciò il corpo e volò nell’aldilà,
rimpiangendo il suo destino sfortunato: morire nel pieno della forza e della
giovinezza. E a Patroclo, che era già morto, disse lo splendido Ettore:
«Patroclo, perché prevedi per me la morte? Chissà se invece non sarà Achille,
il figlio di Teti dai bei capelli, a morire per primo, ucciso dalla mia
lancia?» Mentre diceva queste parole, estrasse dalla ferita la lancia di
bronzo, premendo col piede per staccarla dal corpo disteso [di Patroclo].
Libro XVI vv. 843 - 867
Aggettivo qualificativo
Cos'è l'aggettivo qualificativo?
Gli aggettivi qualificativi sono parole che ci danno
informazioni sulla qualità delle cose, delle persone o degli
animali.
Puoi riconoscere gli aggettivi qualificativi
facendoti la domanda
<<Com'è?>>, <<Come sono?>>
L'aggettivo qualificativo presenta le seguenti caratteristiche:
Struttura dell'aggettivo
Gradi dell'aggettivo
Comparativi e superlativi speciali
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